Fonte: Mattino di Padova del 19/07/2024
Tra qualche giorno sarà operativo il nuovo sportello del Centro per l’Impiego in via Santuario 39 ad Abano Terme, località Monteortone.
Dopo quasi un decennio riapre un ufficio strategico per il territorio termale-euganeo e per il comparto turistico alberghiero. Finalmente i lavoratori dell’area termale dunque non dovranno più recarsi al Centro per l’Impiego di Padova o Monselice per le pratiche di regolarizzazione della posizione lavorativa, per la sottoscrizione del Patto di Servizio per i richiedenti la disoccupazione (Naspi) o per altri servizi.
«Tutto ciò grazie all’iniziativa partita da Ugl Terziario Bacino Euganeo», tengono a sottolineare dall’Ugl Terziario, rappresentato da Franco Penello, Andrea Peruzzo, e UGL Padova con Sebastiano Arcoraci (componente sindacale del Tavolo Permanente Lavoro in Regione Veneto), promotori dell’istanza per riportare il Centro per l’Impiego nell’area termale.
«Ugl Terziario Bacino Euganeo ringrazia dunque la decisione favorevole di Veneto Lavoro, rappresentato dal direttore Tiziano Barone, e dal sindaco di Abano Terme, Federico Barbierato, per essersi resi disponibili a ripristinare questo importante presidio affinché tutti i lavoratori del Bacino Termale Euganeo possano usufruire dei servizi», sottolineano ancora Penello e Peruzzo. Lo sportello in futuro potrà avere anche un ruolo fondamentale nell’incontro tra domanda e offerta. I locali padovani cercano 2.250 nuovi lavoratori. Camerieri e addetti al bancone, ma anche figure specializzate che sappiano lavorare in cucina. L’Appe ora rilancia l’appello.
«I dati del centro studi Fipe ci dicono che nei tremila pubblici esercizi aperti in tutta la provincia di Padova manca in media quasi un lavoratore per ogni locale», annota il segretario Filippo Segato. «Le 2. 250 figure ricercate sono così suddivise: 1. 300 camerieri, 500 tra cuochi, aiuto cuochi, piazzaioli e aiuto pizzaioli, 450 baristi e banconieri. La figura del cameriere è quindi quella che fa la voce più grossa e rappresenta oltre la metà del totale dei lavoratori cercati»