Il 23 dicembre scorso, al Tavolo per il Lavoro, coordinato dall’Assessorato al Lavoro della Regione Veneto, sono stati presentati alcuni dati interessanti, a partire dal PIL che in Veneto cresce tre volte tanto la media Nazionale (3,8%), rivelando nuovamente una tendenza “movimentista” delle attività del ns territorio, riprendendosi il ruolo di vero motore di sviluppo dell’Italia.

Un dato ancora significativo rimane però quello della disoccupazione che nel Veneto vede 294.000 persone iscritte ai Centri per l’Impiego (162.000 quelli che hanno rilasciato una DID).

Altro dato interessante è l’adesione dei lavoratori Veneti al Progetto GOL, previsto dal PNRR, di riqualificazione delle politiche attive per una maggiore facilitazione nell’inserimento lavorativo,  e che ha registrato un discreto 37.800 di accessi, di cui 10.000, di cui il  27% percettori di Reddito di Cittadinanza, (media Italia 21,1%), e 28.000 (65%) , di cosiddetti vulnerabili, donne, disoccupati di lunga durata, disabili, (55,2% media. Naz.le), di cui 10.000.= sono state inseriti in attività di formazione, mentre l’8% (4% media Naz.le) degli aderenti sono beneficiari di Naspi o hanno una Discoll.

Altro elemento fornito è quello relativo ai Tirocini formativi che ammontano per il 2022 a 10.708.

Durante l’incontro sono state anche annunciate tre importanti novità coordinate da Veneto Lavoro:

  • Un Contact Center che informerà i cittadini sui servizi resi, agevolandone le prestazioni e le prenotazioni per l’accesso ai CPI,
  • appuntamenti periodici di Incontra Formazione, in analogia agli IncontraLavoro (fiere del lavoro),
  • Osservatorio sul Turismo.

L’Ente Veneto Lavoro ha ormai raggiunto il numero di 600 dipendenti, suddivisi , oltre che nella Direzione Centrale di Mestre, anche in 43 CPI, di cui 7 nei Comuni Capoluogo, 6 cosiddetti medi, con popolazione inferiore a 35.000, e 30 piccoli.

Ormai in dirittura d’arrivo anche altri Sportelli Lavoro (per un totale di 15)  presso I comuni, compreso quello di Abano Terme, più volte chiesto dall’UGL, oltre due sedi nuove per i CPI di Cittadella e Camposampiero.

In coda all’incontro abbiamo chiesto di dotare i C.P.I. di strumenti per individuare servizi dedicati e personalizzati per  i cosiddetti collocabili, circa 90.000 per il Veneto, che nell’ambito della Riforma prevista dal nuovo Governo Meloni, sono destinati ad essere inseriti necessariamente in progetti lavorativi, atteso che dal 1 Agosto 2023, cesserà, per loro, l’erogazione del sussidio legato al Reddito di Cittadinanza.

Come si può vedere dunque un quadro che indurrebbe al cauto ottimismo, anche se, solo i risultati effettivi potranno, come sempre, dire l’ultima parola in merito.

Sebastiano Arcoraci
Membro Tavolo Regionale per il Lavoro