Fonte: Mattino di Padova del 31/10/2021 (Federico Franchin) –
Sono circa 300 su un totale di 4.000 i lavoratori degli hotel termali che non hanno il Green pass. A loro tutela entrano in campo i sindacati, in particolare l’autonomo Saltae Ugl.
«L’introduzione del Green pass obbligatorio comporta alle aziende di trovarsi con molta probabilità sprovviste di parte del personale dipendente» rilevano Franco Penello e Andrea Peruzzo, «abbiamo richiesto con estrema urgenza alle associazioni datoriali di Federalberghi e Unindustria, unitamente alla dirigenza dell’Ente Bilaterale del Turismo di Padova e Terme Euganee, di predisporre l’organizzazione e l’apertura nel territorio del Bacino Termale Euganeo di un punto tamponi gratuito per tutti i lavoratori dipendenti, facendosi promotori di reperire risorse economiche sensibilizzando le aziende l’Ente Bilaterale. Siamo assolutamente favorevoli alla campagna vaccinale come soluzione per uscire dalla fase pandemica» sottolineano i sindacalisti, «ma siamo anche convinti che la discriminazione non debba comportare situazioni avverse ai lavoratori sprovvisti del certificato verde come, la perdita del salario a scopo punitivo e ritorsivo. Sarebbe inaccettabile e, se necessario, lo contrasteremo legalmente».
Marco Gottardo, presidente dell’Ente Bilaterale frena: «Visti i numeri bassi non vedo la necessità di istituire un punto tamponi gratuito, che già può essere richiesto dagli stabilimenti termali. Ci sono Abano Med, Thermal Medica e le farmacie che possono fare i tamponi. Altre soluzioni saranno eventualmente valutate con tavoli specifici».