“È prioritario dare alle famiglie e soprattutto a quelle con all’interno persone con disabilità e non autosufficienti, già duramente provate dalla grave crisi economica, i necessari e adeguati supporti per consentire di superare le gravi difficoltà del momento”.
Queste le considerazioni del responsabile nazionale dell’Ufficio Politiche della Disabilità dell’Ugl, Giovanni Scacciavillani, all’indomani dell’incontro avvenuto tra il Ministro per le Disabilità, Erika Stefani, e i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, per un confronto sui temi legati all’inclusione lavorativa delle persone con disabilità.
“Abbiamo apprezzato – sottolineato il sindacalista – il proficuo incontro con il Ministro per le Disabilità, Erika Stefani, e le sue proposte mirate a venire incontro alle esigenze di protezione delle persone con disabilità, delle loro famiglie e degli operatori impegnati nelle strutture socio-sanitarie”.
“Abbiamo invitato il Ministro a prendere in considerazione il sistema progettuale sperimentale elaborato dall’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità e contenuto nel Secondo Programma di Azione Biennale: l’istituzione nelle grandi aziende di un Osservatorio aziendale per i lavoratori e le lavoratrici con disabilità. Una struttura terza in grado di poter valutare se, ad esempio, lo strumento dello smart working possa configurarsi come accomodamento ragionevole e corrispondere alla libera scelta e alle esigenze del lavoratore e delle lavoratrici con disabilità, o se invece si prospetti come uno strumento regressivo di esclusione dall’azienda”.
Infine “come Ugl abbiamo chiesto l’attuazione delle Linee guida sul collocamento mirato previste dal Decreto Legislativo 151/15 – che a distanza di cinque anni e mezzo non vedono ancora la luce -, con l’istituzione di un tavolo presso il Ministero dove poter concretizzare anche le altre misure indicate nei due Programmi di azione biennale, considerato che prevedono chiari correttivi per la semplificazione e il miglioramento dell’intero percorso di inclusione lavorativa delle persone con disabilità, rendendo più efficaci gli interventi previsti dalla legge 68/99”, ha concluso Scacciavillani.