“Auspico che all’annuncio del Presidente Conte di convocare gli Stati Generali dell’economia non faccia seguito l’ennesima operazione immagine ma un confronto serio su proposte concrete volte a rilanciare davvero il Paese. L’UGL non intende certo sottrarsi ad un tavolo con le parti sociali purche’ emerga una reale volonta’ di dialogare. Come sindacato riteniamo sia prioritario intervenire in tre direzioni. In primis e’ necessario adottare un piano ‘Marshall’ di investimenti sul territorio per incentivare la realizzazione di grandi e piccole opere e far ripartire i numerosi cantieri ancora bloccati. In tal senso, occorre varare un serio piano industriale a medio e lungo termine per favorire la creazione di nuovi posti di lavoro. In secondo luogo e’ urgente dare liquidita’ alle piccole e medie imprese che costituiscono l’asse portante del sistema Paese. Per tale ragione chiediamo al Governo di avviare una poderosa riduzione delle tasse mediante la Flat tax e il taglio del cuneo fiscale, misure indispensabili per rilanciare i consumi e favorire cosi’ la ripresa economica. Inoltre, come evidenziato la settimana scorsa da Banca d’Italia, per incrementare il PIL dell’1,5 per cento l’anno (che e’ il valore medio degli ultimi dieci anni) occorre aumentare la produttivita’ del lavoro di poco meno di un punto percentuale l’anno. Quest’obiettivo richiede, tuttavia, un’effettiva opera di sburocratizzazione e semplificazione, cospicui investimenti nella scuola e nelle universita’, il potenziamento del piano Industria 4.0 e investimenti in green economy. In tal modo si affronta il problema della bassa produttivita’ che in Italia e’ causata da un blocco culturale e tecnologico”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito alla proposta del Governo di indire gli Stati Generali dell’economia.