“I dati dell’Istat relativi al mese di aprile fotografano un vero e proprio crollo dell’occupazione. Il quadro è agghiacciante: sono 274 mila gli occupati in meno rispetto a marzo, mentre cresce il numero degli inattivi, pari a 746 mila. Il calo complessivo degli occupati nei due mesi di lockdown arriva addirittura a 400 mila unità. Preoccupa, in particolare, la situazione che si presenterà all’indomani del 17 agosto, data in cui verrà meno il divieto di licenziamento stabilito con legge. Secondo il centro studi UGL sono a rischio oltre un milione di posti di lavoro, numeri impressionanti che descrivono il dramma sociale e il pericolo di una vera e propria ecatombe occupazionale. Occorre, quindi, intervenire subito con misure volte a tutelare il lavoro. In tal senso, come UGL chiediamo un tavolo di confronto con il Governo per discutere di investimenti, sburocratizzazione, taglio delle tasse e riapertura dei troppi cantieri ancora bloccati, le vere priorità su cui l’esecutivo deve concentrarsi. Gli italiani hanno bisogno di risposte immediate e concrete, basta annunci e promesse”. Così Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, in merito ai dati dell’Istat relativi al calo dell’occupazione nel mese di aprile.