“L’economia del nostro Paese e’ in profonda  recessione. Lo attestano i dati allarmanti della Commissione  europea che quest’anno stimano un calo del Pil italiano pari al  9,5%, e al 6,5% per l’anno prossimo. Un vero e proprio tracollo  che inevitabilmente comportera’ un aumento del deficit pari  all’11% nel 2020 e al 5% nel 2021, mentre il debito pubblico  crescera’ fino al 159% del Pil nel 2020. L’Italia, dunque sara’  uno Paesi europei a registrare una flessione maggiore. Peggio di  noi soltanto la Grecia. Un triste primato che induce a  interrogarsi sull’effetto prodotto finora dalle misure adottate  dal Governo. L’insufficienza delle risorse stanziate e  l’inadeguatezza dei provvedimenti varati a tutela di imprese e  lavoratori sono evidenti. Occorre un’immediata inversione di rotta  che potra’ avvenire soltanto attraverso investimenti in grado di  generare un effetto moltiplicatore in termini di sviluppo e nuova  occupazione”. Così Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, in  merito alle stime della Commissione europea sul Pil italiano.