Lo dichiara il vice segretario generale UGL, Luca Malcotti. “Il Governo si appresta a varare il decreto aprile che giustamente dovrebbe prevedere un’estensione degli ammortizzatori sociali sia come durata che come platea dei beneficiari. Tuttavia, come l’UGL aveva detto dall’inizio, le risorse stanziate nel Cura Italia si stanno dimostrando insufficienti”. “Dai nostri conti mancano circa 1,5 miliardi di euro – spiega il sindacalista – per coprire le domande già presentate, cui andrebbe aggiunta una cifra imprecisata per coloro che presenteranno domanda solo in un secondo momento (il Decreto dà tempo fino a giugno). Per la Cassa integrazione Ordinaria il Governo aveva ipotizzato una platea di 2.450.000 lavoratori, ma ci sono già domande per 4.740.731 lavoratori. Per l’assegno ordinario il Governo aveva valutato una platea di 1.566.000 lavoratori, ma le domande già depositate riguardano 2.609.626 lavoratori”. “Quindi mancano all’appello fondi per 3.334.000 lavoratori che corrispondono ad oltre 1,1 miliardi di euro. Anche sulla cassa in deroga i conti non tornano, per quanto il monitoraggio delle risorse proceda a rilento. Per esempio la Regione Lazio ha avuto per la cassa in deroga 144,45 milioni di euro ma ad oggi ha già domande per circa 162 milioni di euro con un fabbisogno di ulteriori 17,5 milioni di euro. Ancora più pesante la situazione della Regione Puglia che ha avuto 106,5 milioni di euro ed ha già domande per 142,5 milioni di euro con una differenza negativa di 36 milioni di euro”. “È probabile quindi che a livello nazionale manchino tra i 300 e i 400 milioni di euro per la Cassa in deroga delle Regioni. In totale dunque mancano all’appello 1,5 miliardi di euro”. “Chiediamo al Governo, che si appresa a varare un nuovo decreto economico, di tenere conto dell’esigenza preliminare di finanziare le domande di ammortizzatori già presentate”, conclude Malcotti.