“La scuola non riaprirà a maggio secondo quanto dichiarato dal ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, mentre è stato prorogato solo al 3 maggio il congedo parentale per l’emergenza coronavirus: così i conti non tornano per le famiglie che dovranno affrontare il problema della chiusura delle scuole presumibilmente fino a settembre e contemporaneamente affrontare la ripresa delle loro attività lavorative”.
Lo rileva il segretario confederale dell’Ugl, Ornella Petillo, aggiungendo che “i conti non tornano neanche a livello economico alla luce delle sostanziali decurtazioni dello stipendio che si potrebbero verificare a seconda dei vari contratti di lavoro”.
Per Petillo “la misura dei congedi parentali dovrebbe essere rivista nei tempi e nelle modalità di erogazione a favore, per esempio, di famiglie con la presenza di un solo genitore oppure in famiglie con più figli”.
“L’UGL ha sempre rivendicato di adoperare nell’approccio delle misure da mettere in campo e per una più equa distribuzione delle risorse l’adozione del paradigma del quoziente familiare, che non è una formula matematica, ma una metodologia di operare per migliorare le politiche messe in campo a favore dei lavoratori e delle famiglie”.
Roma, 17 aprile 2020