La battaglia per sconfiggere il Covid-19 ha visto schierato fin dal primo giorno un esercito silenzioso di persone che senza esitazione si sono messe al servizio della nazione e dei cittadini. Sono gli operatori della sanità, il personale medico e paramedico che, spesso con gesti eroici, hanno pagato a un duro prezzo in termini numerici tra contagiati e deceduti.
“Proprio per loro – dichiara il segretario nazionale della UGL Sanità, Gianluca Giuliano – è arrivato il momento di mettere in campo concretamente, e senza esitazioni, ogni risorsa. Abbiamo inviato nella giornata di oggi una nota indirizzata al ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, e al ministro della Salute, Roberto Speranza, con la richiesta di defiscalizzare, con una imposta unica del 10%, gli interi emolumenti dell’anno 2020 del personale medico e paramedico in forza alle strutture di sanità pubblica e a quelle afferenti alla sanità privata e accreditata, sia per le strutture laiche che per quelle cattoliche”.
“Il nostro Paese deve tantissimo in termini di riconoscenza a questi lavoratori, che continuano senza paura a compiere la loro missione al servizio della patria. Non bastano più sterili ringraziamenti per chi ogni giorno, senza esitazione, continua a mettere a rischio la propria vita con abnegazione e spirito di servizio verso. Serve una misura giusta, come quella della defiscalizzazione degli emolumenti, che premi concretamente tutti gli sforzi compiuti e in essere dall’esercito degli eroi della sanità italiana”, conclude.