“L’annuncio di Almaviva Contact, tra le più grandi aziende di call center in Italia, di sospendere tutte le attività lavorative che non possono essere remotizzate entro 72 ore è un atto di responsabilità nei confronti della salute dei lavoratori”.

Lo dichiara il segretario nazionale UGL Telecomunicazioni, Stefano Conti.

“Dal momento però che la stessa azienda dispone della tecnologia per  attivare il lavoro agile per tutti i dipendenti, è necessario che i committenti delle telco, dell’energia e dei trasporti autorizzino senza indugi questa modalità di lavoro”.

“Sarebbe una beffa se in un momento come questo, dove il ricorso allo smart working viene giustamente ritenuto da tutti, Governo in primis, lo strumento più idoneo da utilizzare, un’azienda, che ha la possibilità di estenderlo a migliaia di lavoratori, debba invece ricorrere all’ammortizzatore sociale per mancanza di decisionalità da parte di qualcuno”.

“Facciamo quindi appello a tutto il senso di responsabilità delle aziende, per trovare la soluzione migliore per i lavoratori del call center di Almaviva Contact”, conclude Conti.