“L’UGL è vicina alla Polizia penitenziaria che in queste ore sta vivendo momenti di tensione all’interno delle carceri italiane. Il numero degli agenti è insufficiente a fronte di un sovraffollamento carcerario, tale da non consentire loro di fronteggiare in sicurezza le rivolte che possono verificarsi all’interno delle strutture. In tal senso, è vergognoso il disinteresse che il Governo ha dimostrato nei confronti delle forze di polizia penitenziaria, cui è assegnato il gravoso compito di tutelare e garantire la legalità nelle carceri. Alla luce degli ultimi avvenimenti, in cui due agenti sono stati sequestrati da alcuni detenuti nel carcere di Pavia è ancor più necessario individuare degli strumenti legislativi per aumentare le pene a carico di chi compie reati contro le forze dell’ordine”. Lo afferma in una nota Paolo Capone, segretario generale dell’UGL, in merito alle numerose rivolte nei penitenziari per le restrizioni a visite con i familiari in seguito all’emergenza del Coronavirus. “Non dobbiamo aspettare il caso grave o estremo prima di agire. Il Governo, quindi, deve rivedere il sistema carcerario e garantire un maggior numero di forze dell’ordine per la tutela della sicurezza all’interno delle strutture”, aggiunge.