Era il 1950 quando i lavoratori legati al mondo della destra si unirono per dare vita a un nuovo sindacato che li  potesse rappresentare: la Cisnal. Cambiato il nome in Ugl, dopo 70  anni il sindacato e’ cresciuto e ha deciso di cambiare  ulteriormente, lasciando il vecchio simbolo per passare a uno  nuovo mantenendo i suoi colori. Il nuovo simbolo è stato  presentato presso “Spazio Novecento”, in occasione della  celebrazione del 70° anniversario della nascita, dal segretario  Francesco Paolo Capone, alla presenza di tanti iscritti e diversi  rappresentati della politica italiana. Da Claudio Durigon a Renato  Schifani, passando per Maurizio Gasparri.  “Si tratta di un restyling – ha spiegato Capone – che  metaforicamente e concretamente deve coinvolgere l’Ugl, affinché  sappia cogliere le vere priorità in un mondo multiforme e in  continua trasformazione”. Una festa preceduta dall’alzabandiera  con il nuovo logo accompagnato da un coro di bambini “Le dolci  note” che ha intonato l’inno di Mameli. La forma irregolare e  “liquida2 del nuovo logo richiama la fluidità del cambiamento e  vuole evocare l’adattabilità del sindacato Ugl e la sua apertura  rispetto ai nuovi scenari sociali e politici del Paese.

Un’immagine vigorosa, in blu chiaro e scuro, che vuole raccontare  la storia dell’Ugl ma, allo stesso tempo, la contemporaneità di  un sindacato moderno. “Abbiamo fatto una operazione dove c’era un  prima e c’e’ un dopo che e’ un mare aperto dove dobbiamo navigare  sia con il bel tempo che con il mare in burrasca”, ha spiegato  Capone. La festa ha visto anche la proiezione di un filmato che in  pochi minuti ha voluto riassumere i 70 anni del sindacato, dalla  sua nascita a oggi, con il passaggio del 1996 anno del primo  grande cambiamento, da Cisnal a Ugl.   “Settant’anni di storia sono tanta roba – ha proseguito Capone – a  difesa dei lavoratori, della democrazia di quelli che nel lavoro  non sono riusciti ad entrare o di quelli che hanno lavorato e oggi  sono pensionati. Oggi cambiamo un simbolo che ha 25 anni perché  vogliamo segnare una discontinuità con il passato. Vogliamo prepararci a lavorare meglio soprattutto con quei lavoratori che  oggi sono precari”. Al termine della serata c’è stata la consegna  delle nuove spillette con il nuovo logo ad alcuni tra gli iscritti  all’Ugl a partire da Claudio Durigon, senatore della Lega ed ex  vicesegretario generale del sindacato.

“In questo logo si vede il cambiamento che dovrete dare – ha detto  Durigon -. L’autore di questo logo so che e’ l’autore del logo  della Cgil e nei due loghi ci sono rappresentate tute le nostre  diversità. Siamo una forza nuova, faccio i complimenti alla classe dirigente che ha scelto questo simbolo, il mondo del lavoro  cambia continuamente, l’intelligenza artificiale la fa da padrona, si parla tanto di rappresentatività, il sindacato deve mettere  delle regole”.