“Esprimiamo soddisfazione perché una delle richieste che avevamo avanzato, l’integrazione salariale, è stata soddisfatta e quindi è stato evitato che per questi lavoratori si profilasse non solo una cigs ma anche una cigs con assegno dimezzato”. Lo ha dichiarato il segretario nazionale UGL Terziario, Luca Malcotti, al termine dell’incontro al ministero del Lavoro a cui hanno preso parte, i sindacati di categoria di Ugl e Cgil, Cisl, Uil.  “Siamo invece molto preoccupati per quanto riguarda il futuro e speriamo che i Commissari quanto prima diano indicazioni certe su un nuovo acquirente per  evitare che questa crisi occupazionale diventi perenne sapendo che il  tempo non gioca a nostro vantaggio: il Mercatone che resta fermo perde fette di mercato e appetibilità”. Dunque intesa raggiunta tra governo e sindacati per la proroga della Cassa integrazione straordinaria per i 1.689 lavoratori di Mercatone Uno in amministrazione straordinaria, dall’1 gennaio al 23 maggio 2020. “Considerato l’attuale andamento delle trattative in corso per la cessione dei compendi aziendali, si è ritenuto necessario prorogare il  trattamento straordinario di integrazione salariale per 1.689   lavoratori, in calo quindi rispetto al precedente periodo (1.824), in forza presso i molteplici punti vendita dislocati sul territorio   nazionale e la sede di Imola”, si legge nella nota del dicastero di Via Veneto che spiega come in vista della scadenza di maggio, mese in cui scadranno anche i commissari straordinari, “proseguirà il confronto tra le Parti con l’obiettivo finale di garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali”. I Commissari si sono comunque  impegnati ad effettuare anche “una ricognizione dei lavoratori coinvolti nel trattamento Cigs che potrebbero essere interessati all’utilizzo dell’assegno di ricollocazione”. Una proroga della Cigs peraltro integrata nel salario con le risorse stanziate, a tal fine, dal Milleproorghe. I lavoratori così potranno accedere alla cigs con un assegno più alto, intorno agli 800 euro di media, di quanto percepito in questi ultimi 7 mesi. Per il 2020 invece l’integrazione salariale sarà garantita dalle risorse ordinarie del fondo ad hoc. Nulla di concreto invece è emerso dai Commissari relativamente alla partita acquisizioni che hanno rinviato una panoramica più accurata a 60 giorni.