Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne 2019

“In occasione del 25 novembre 2019, Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne, l’Ugl ha deciso di lanciare una campagna di sensibilizzazione dal titolo ‘Tolleranza Zero nel mondo del Lavoro’, strettamente connessa con un’altra data molto importante, il 21 giugno 2019, nella quale, oltre a celebrare il centenario dell’Organizzazione Internazionale del lavoro (ILO), è stata approvata la Convenzione sull’eliminazione della violenza e delle molestie nel mondo del lavoro (Convenzione ILO n. 190), che va interpretata qui in Italia come un’occasione importante per migliorare il quadro normativo a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici soprattutto relativamente alla salute e alla sicurezza sui luoghi di lavoro”.
Lo annuncia il Segretario Confederale dell’Ugl, Ornella Petillo.
“La Convenzione – spiega la sindacalista – è stata infatti definita ‘storica’ per l’impostazione e la chiarezza. Stabilisce una definizione concordata di violenza e molestie sui luoghi di lavoro che, una volta ratificata da due stati membri, diventerà vincolante entro i dodici mesi successivi per tutti gli altri. Con questo nuovo trattato vengono definite ‘violenza e molestie’ tutti quei comportamenti, pratiche o minacce ‘che mirano a provocare — o sono suscettibili di provocare — danni fisici, psicologici, sessuali o economici’. ILO, attraverso la convenzione, richiede agli Stati di adoperarsi per assicurare ‘tolleranza zero nel mondo del lavoro’”.
“Abbiamo delle novità importanti rispetto ai precedenti trattati: la protezione delle persone indipendentemente dal loro status contrattuale, compreso i tirocinanti, le persone in formazione, i volontari e chi si propone e cerca un lavoro. Anche l’area di riferimento viene allargata, non più solo l’ambiente di lavoro ma anche altri luoghi legati al vincolo lavorativo, ossia gli ambienti utilizzati per pause da lavoro, gli spogliatoi, nel tragitto casa-lavoro, durante i viaggi di lavoro ed inoltre, in tutti gli altri luoghi o situazioni creati dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione legate al mondo del lavoro. Quest’ultimo aspetto risulta molto importante per l’organizzazione di lavoro che contemplano lo smart-working o il telelavoro”.
“Nel nostro Paese la legislazione esistente e la giurisprudenza offrono un importante quadro normativo di riferimento: nel codice penale troviamo le norme che tutelano i lavoratori che subiscono comportamenti molesti a sfondo sessuale compresi quelli che sfociano in violenze; purtroppo la violenza non è perseguibile d’ufficio ma rientra nei reati procedibili a querela di parte. A fronte di importanti riferimenti normativi, introdotti dalla legge di bilancio del 2017 (L. 205/2017 art 1, c. 218) al Codice delle pari opportunità tra uomo e donna ( D.lgs. 198/2006), passando per la storica sentenza della Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, n. 4774/2006, secondo la quale la molestia è considerata un’inosservanza del datore di lavoro all’obbligo contrattuale di garantire l’integrità fisica e morale dei suoi dipendenti imposto dall’art. 2087 c.c., abbiamo forti carenze in termini di prevenzione, valutazione dei rischi, sulla formazione e la vigilanza. Infatti il rischio di violenza e anche di molestia sui luoghi di lavoro non è compreso nella lista di programmazione della sicurezza nei luoghi di lavoro”.
“Il trattato internazionale rappresenta – conclude Petillo -, un’occasione importante per l’Italia per migliorare il quadro normativo a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici soprattutto relativamente alla salute e alla sicurezza sui luoghi di lavoro ed è per questo che l’Ugl ha deciso di dare vita a questa importantissima campagna, situata nel solco della grande attenzione che il nostro Segretario Generale Paolo Capone ha assegnato al tema della salute e della sicurezza sul lavoro,anche attraverso la campagna Lavorare per Vivere”.