Garantire cure adeguate e omogenee in tutto il Paese
“I dati economici messi in evidenza dal Rapporto Gimbe sono estremamente preoccupanti. Il costante taglio di risorse ai danni della sanità italiana non è qualcosa che ci coglie di sorpresa, ma sicuramente ci dà la misura del dramma del nostro SSN”. Sono parole del segretario nazionale Ugl Sanità, Gianluca Giuliano, in merito al rapporto della Fondazione Gimbe secondo il quale negli ultimi 10 anni sono stati sottratti ben 37 miliardi al settore. “Fino ad oggi la parola d’ordine è sempre stata ‘tagliare’. Tagliare su spesa, personale e qualità del servizio. Questa, a nostro avviso, non era e non potrà essere mai la strada giusta per risollevare le sorti del nostro comparto. Servono invece scelte coraggiose, nuovi investimenti e maggiori risorse per prepararsi ad un futuro in cui l’aumento dell’età media e la cronicizzazione dei pazienti metterà sempre più a dura prova la tenuta dell’intero sistema”. “Al nuovo ministro della Sanità, Roberto Speranza, – sottolinea Giuliano – chiediamo da subito misure tangibili per il rilancio del settore. Bisogna invertire la rotta che vede i fondi destinati alla Sanità utilizzati per coprire altri settori e convogliare invece risorse da investire in nuove tecnologie e sopratutto sul personale, con lo sblocco del turnover e maggiori tutele per tutte le lavoratrici e i lavoratori che costituiscono l’ossatura del nostro Servizio Sanitario Nazionale”. “Solamente attraverso un’adeguata pianificazione che renda i lavoratori del comparto nuovamente centrali – conclude – si potranno garantire cure di eccellenza in tutto il nostro Paese scongiurando il rischio di trovarsi con sanità territoriali a diversa velocità”.