“La posizione dell’Ugl Metalmeccanici è stata ed è molto chiara: lo stabilimento di Napoli deve restare aperto e deve restare di proprietà della multinazionale Whirlpool, la quale è obbligata a rispettare gli impegni assunti anche a fronte degli ingenti investimenti dello Stato italiano, che merita di conseguenza il più assoluto rispetto”.
Lo ha dichiarato al termine del confronto odierno al Mise tra azienda e sindacati, il segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, che ha sottolineato anche l’importanza “della posizione molto dura assunta del ministro Luigi Di Maio, il quale ha minacciato di bloccare i fondi previsti negli accordi di programma e di sviluppo, chiedendo anche la restituzione da Whirlpool di quanto già ricevuto in passato, qualora fosse confermata la chiusura del sito di Napoli. La Campania non può essere colpita da altre chiusure, perché gli stabilimenti di Carinaro e Teverola sono stati fortemente ridimensionati e non sono più produttivi”.
Per Spera “è inaccettabile il cambio di programma, ma sarebbe più giusto chiamarlo disdetta unilaterale degli accordi da parte di Whirlpool, che deve tornare sui propri passi, anche perché venendo meno il sito di Napoli verrebbero meno importanti produzioni che, sempre in base agli accordi, sarebbero dovute spettare all’Italia”.